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Ciò che un tempo era intimamente relegato al prezioso scrigno della vita privata oggi è pubblicamente sventolato sui social ed in particolare su Facebook. Facendo un giro sullo stream del social più utilizzato si vedono le stesse cose di sempre.

Una tavola fieramente imbandita con la famigliola felice e i volti dei piccoli che si apprestano a cenare con una insolita pietanza cucinata con tutto l’amore che un concorrente di Masterchef potrebbe mostrare verso il giudice che stronca con due parole la sua improbabile carriera sui fornelli; le foto di cinquantenni sole o sposate che mettono in mostra le qualità fisiche che le danno ancora un po’ di speranza di irresistibilità, magari con la scusa di mostrare l’ultimo prodotto acquistato su internet; il solito post con la citazione di vita non richiesta di chi è convinta di poter insegnare qualcosa agli altri; vecchie fotografie di quando si poteva ancora andare al mare senza mascherine. E tanta paura. E tanto odio che traspare anche dai commenti.

Ma si può vivere senza Facebook?

Credo di aver vissuto bene nei rari casi in cui Facebook non ha funzionato. Probabilmente vivrò meglio senza vedere nulla di quanto riguarda i miei “amici” e credo vivranno tranquillamente anche loro senza sapere nulla della mia vita.

Ma per averne certezza è necessario sperimentare.

Anche io lo uso da anni, soprattutto per lavoro anche se non ho disdegnato di postare qualche lato della mia vita privata. Sarebbe interessante capirlo.

Il primo punto che devo risolvere è fare in modo di poter gestire le pagine che utilizzo per lavoro e poi cancellare successivamente il mio profilo personale e le pagine private collegate.

Per fare questo creerò un profilo falso dove collegherò due “amici” a caso tra persone che non conosco.

Aggiungerò il profilo fasullo come amministratore delle pagine che aggiorno per lavoro. Infine procederò a cancellare i miei profilli personali.

L’effetto sarà non vedere più cosa fanno gli “amici” e parenti e rendergli impossibile sapere di me.


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