Negli ultimi giorni, i Campi Flegrei hanno acquisito notevole rilevanza a livello nazionale a causa dello sciame sismico che sta interessando questa zona. In questo articolo, esploreremo cosa sono i Campi Flegrei, la loro posizione geografica, il loro collegamento con il vulcano Vesuvio e gli eventi sismici recenti.
Discuteremo anche le misure adottate dalla Protezione Civile in caso di eruzione vulcanica e il piano di evacuazione dalla zona rossa. Infine, daremo uno sguardo alle ultime dichiarazioni rilasciate dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) in seguito all’ultimo terremoto.
Indice
- Cosa Sono i Campi Flegrei e Perché Si Chiamano Così
- Dove Si Trovano i Campi Flegrei
- Quando si è verificata l’ultima eruzione dei Campi Flegrei?
- Campi Flegrei e Vesuvio sono collegati?
- Quali vulcani fanno parte del sistema vulcanico campano?
- La Sismicità in Corso nei Campi Flegrei e Gli Eventi Sismici Maggiori
- Il suolo dei Campi Flegrei si sta sollevando
- Le Misure della Protezione Civile in Caso di Eruzione
- La Zona Rossa e il Piano di Evacuazione
- Le Dichiarazioni dell’INGV Dopo l’Ultimo Sisma 4.2
Cosa Sono i Campi Flegrei e Perché Si Chiamano Così
I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica situata nell’area metropolitana di Napoli, in Campania.
Il loro nome deriva dal greco “Phlegrai” che significa “ardente” o “infuocato” a causa della presenza di numerosi fenomeni geotermici, tra cui sorgenti calde e fumarole.
Questa regione è nota per la sua attività vulcanica e geotermica, ed è caratterizzata da un terreno che mostra evidenti segni di sollevamento e subsidenza.
Dove Si Trovano i Campi Flegrei
I Campi Flegrei si estendono principalmente sotto la città di Pozzuoli e alcune zone circostanti. L’area vulcanica dei Campi Flegrei, in parte estesa anche nella zona sommersa nel golfo di Pozzuoli, è caratterizzata dalla presenza di numerosi coni e crateri vulcanici prodotti da eruzioni verificatesi negli ultimi 60 mila anni.
Durante questo periodo di tempo, l’area è stata interessata da centinaia di eruzioni, alcune di scala molto grande e a impatto distruttivo come l’eruzione dell’Ignimbrite Campana (approssimativamente avvenuta 39 mila anni fa) e quella del Tufo Giallo Napoletano (risalente a circa 15 mila anni fa), che hanno rispettivamente eruttato in una sola volta volumi di magma dell’ordine dei 200 e 50 km3.
Il verificarsi di queste due grandi eruzioni ha determinato lo sprofondamento dell’area, portando alla formazione di una depressione di forma sub-circolare chiamata “caldera”.
Quando si è verificata l’ultima eruzione dei Campi Flegrei?
L’ultima eruzione avvenuta in epoca storica risale al 1538 (eruzione del Monte Nuovo) verificatasi pochi chilometri a ovest della città di Pozzuoli. L’eruzione seppellì il centro abitato di Tripergole e arrecò danni rilevanti alla città di Pozzuoli.
Campi Flegrei e Vesuvio sono collegati?
Una delle domande ricorrenti è se Campi Flegrei e Vesuvio sono collegati. Sì, i Campi Flegrei e Vesuvio sono collegati al attraverso una relazione geologica e vulcanica. Entrambi fanno parte del sistema vulcanico campano, che è una vasta regione vulcanica situata nella regione Campania, in Italia. Questo sistema vulcanico è noto per la sua attività vulcanica e geotermica ed è considerato uno dei più complessi al mondo.
I Campi Flegrei e il Vesuvio condividono una storia vulcanica comune e una simile origine geologica. Entrambi sono caratterizzati da un’attività vulcanica passata e presente, che ha avuto un impatto significativo sulla geografia e sulla storia della regione.
È importante notare che, sebbene condividano una connessione geologica, i Campi Flegrei e il Vesuvio sono distinti e separati tra loro. Entrambi rappresentano potenziali fonti di rischio vulcanico per la densamente popolata area metropolitana di Napoli e le comunità circostanti, motivo per cui vengono monitorati attentamente dalle autorità e dagli esperti.
Quali vulcani fanno parte del sistema vulcanico campano?
Il sistema vulcanico campano, situato nella regione Campania, in Italia, comprende diversi vulcani, tra cui i più noti sono:
- Il Vesuvio: Il Vesuvio è uno dei vulcani più famosi al mondo ed è noto per la sua eruzione devastante del 79 d.C., che seppellì le città di Pompei ed Ercolano. Si trova vicino a Napoli ed è attivo, con l’ultima eruzione significativa che risale al 1944.
- I Campi Flegrei: I Campi Flegrei, noti anche come Campi Flegrei di Napoli, sono una vasta caldera vulcanica situata nella zona occidentale di Napoli. Questa area comprende numerosi crateri, sorgenti termali e manifestazioni geotermiche. È noto per la sua attività vulcanica passata e attuale, nonché per l’attuale sciame sismico.
- Ischia: L’isola di Ischia, situata nel Golfo di Napoli, è di origine vulcanica ed è caratterizzata da sorgenti termali e manifestazioni geotermiche. Il suo vulcano più noto è il Monte Epomeo.
Questi vulcani, insieme ad altri centri vulcanici minori e fenomeni geotermici, compongono il complesso sistema vulcanico campano, che rappresenta una zona ad alto rischio vulcanico nella regione campana.
Le informazioni ufficiali sullo stato del Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia sono aggiornate qui.
Nel momento in cui scriviamo solo i Campi Flegrei mostrano un livello di allerta giallo, mentre Vesuvio e Ischia hanno un livello di allerta verde.
La Sismicità in Corso nei Campi Flegrei e Gli Eventi Sismici Maggiori
Negli ultimi giorni, i Campi Flegrei sono stati colpiti da uno sciame sismico che ha registrato diversi terremoti, alcuni dei quali con magnitudo significativa.
Tra gli eventi più rilevanti, vi è stato un terremoto con magnitudo 4.2 verificatasi il 27 settembre 2023 alle 3:35 di notte che ha causato preoccupazione tra la popolazione locale. La sismicità in corso è stata oggetto di attenta monitoraggio da parte delle autorità e degli esperti.
Il suolo dei Campi Flegrei si sta sollevando
Secondo quanto dichiarato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia, le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo confermano una geometria radiale del sollevamento centrato nell’area di Pozzuoli con una velocità massima di circa 15±3 mm/mese da gennaio 2023. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 113 cm da novembre 2005, di cui circa 80 cm da gennaio 2016.
Le Misure della Protezione Civile in Caso di Eruzione
In caso di eruzione vulcanica nei Campi Flegrei, la Protezione Civile ha previsto un piano di evacuazione e protezione per la popolazione. Questo piano include l’evacuazione delle zone a rischio, l’assistenza ai residenti evacuati e la gestione delle emergenze. Le autorità locali lavorano costantemente per preparare la comunità a situazioni di emergenza vulcanica.
La Zona Rossa e il Piano di Evacuazione
La zona rossa è l’area considerata ad alto rischio in caso di eruzione vulcanica imminente. Le autorità definiscono questa zona in base alle previsioni scientifiche e alla gravità dell’evento vulcanico previsto. Il piano di evacuazione dalla zona rossa prevede il trasferimento delle persone nelle zone di sicurezza designate e l’assistenza alle loro esigenze.
Secondo la Protezione Civile “L‘allontanamento della popolazione dalla zona rossa inizia con la dichiarazione della fase di “allarme”. Nella mappa sono rappresentate in blu le Aree di attesa previste dai piani di protezione civile comunali, ovvero le aree da cui partiranno i cittadini che scelgono di allontanarsi con il trasporto assistito. Dalle Aree di attesa, i cittadini saranno trasferiti nelle Aree di incontro previste dalla pianificazione nazionale di protezione civile che, nella mappa, sono rappresentate in verde. Da qui raggiungeranno, in nave, treno o pullman, le Regioni o Province Autonome gemellate.” .
Le Dichiarazioni dell’INGV Dopo l’Ultimo Sisma 4.2
Dopo l’ultimo terremoto 4.2 Richter registrato nei Campi Flegrei, l’INGV ha rilasciato dichiarazioni informative sulla situazione sismica e vulcanica.
Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Invg) ha dichiarato alla Camera dei Deputati “La nostra preoccupazione è legata sia alla sismicità sia al fatto che queste temperature in particolari località potrebbero dare origine a piccole esplosioni freatiche che non sono eruzioni di magma, ma è acqua che in questo stadio super critico può dare delle esplosioni“, per poi aggiungere: “Considerato che negli ultimi mesi la sismicità non fa altro che aumentare, in questo momento non vediamo la fine. Può darsi che arrivi rapidamente come può darsi che invece l’evoluzione possa essere ancora più dirompente“.
Donato Paolino
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