Se vuoi conoscere i 10 modi per risparmiare energia elettrica e avere una bolletta meno cara questo articolo ti aiuterà.
Ti racconterò i sistemi che utilizzo io per risparmiare energia e soldi preziosi incidendo sui costi della fornitura non potendo invece incidere più di tanto sugli oneri di sistema .
Risparmiare corrente elettrica è inoltre utile per l’ambiente, visto che la maggior parte dell’energia elettrica che attualmente si produce fa ancora affidamento sui combustibili fossili (fonte Agenzia UE per l’Ambiente).
Infine gli aumenti significativi delle tariffe per famiglie e aziende stanno diventando insostenibili riducendo sensibilmente il potere di acquisto.
Il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha recentemente dato l’annuncio dell’ulteriore aumento del 40% del costo dell’elettricità da ottobre 2021, costo in realtà già aumentato nel luglio scorso del 9,9%.
Ecco di seguito i sistemi per risparmiare energia elettrica in casa e, dunque, anche il relativo costo in bolletta.
Di seguito i 10 modi per risparmiare energia elettrica.
1.Come risparmiare energia elettrica: non lasciare apparecchi in standby
Vi sembrerà strano, ma le televisioni e tutti gli altri apparecchi collegati alla presa elettrica e che sono con la lucina rossa accesa consumano tanta energia elettrica.
Si stima che lucine rosse di ciabatte e led di apparecchi elettronici apparentemente spenti pesano fino al 70% sul costo energia della bolletta della luce.
Tecnicamente sono chiamati “carichi fantasma”: apparecchi apparentemente spenti che però consumano energia elettrica.
Il consiglio è di spegnere gli apparecchi staccando le spine. In questo modo si guadagna energia elettrica che è risparmio in bolletta.
Alcuni amici hanno risolto collegando i vari apparecchi in stand by ad una ciabatta (almeno una per stanza) preoccupandosi di spegnere la ciabatta per essere sicuri che tutti i dispositivi siano realmente spenti.
2. Risparmia energia elettrica usando lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie di sera
Lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie sono elettrodomestici che, a differenza del frigorifero, possono essere usati in particolari momenti della giornata.
Quali sono le fasce orarie per risparmiare energia elettrica?
Le fasce orarie normalmente sono indicate in bolletta con le sigle F1, F2 ed F3.
La fascia F2 e F3 sono le migliori: F1 ed F2= ore intermedie (F2) o fascia di maggior costo (F3).
Le fasce serali dal lunedì al venerdì (in alcuni casi dal lunedì al sabato) e durante le ore notturne e i giorni festivi sono quelle che garantiscono il maggior risparmio energetico nel mercato di maggior tutela.
Ovviamente è consigliato scegliere una tariffa che abbia un prezzo dell’energia in linea con le proprie esigenze.
In alternativa si può scegliere di pagare un costo unico per tutte le fasce orarie f1 f2 e f3, per tutte le ore del giorno, con la tariffa monoraria.
Per poter risparmiare sulla bolletta elettrica basta attivare la lavatrice nelle fasce orarie serali che prevedono un costo minore a kilowattora consumato.
Sulla bolletta elettrica sono specificate le fasce orarie e il relativo prezzo.
Altro suggerimento è quello di usare la lavatrice, quando possibile, con temperature minori per il lavaggio. I capi di abbigliamento hanno quasi sempre un’etichetta che consiglia il tipo di lavaggio e la temperatura ideale.
Considerate di rispettare la temperatura indicata che, spesso, è inferiore a quella abitualmente usata. Ricordate che maggiore è la temperatura di lavaggio, maggiore è il consumo di energia elettrica.
L’asciugatrice consuma energia elettrica per cui un taglio importante del costo della bolletta può essere fatto considerando di asciugare naturalmente i capi stendendoli al sole quando il clima lo permette, limitando l’uso dell’asciugatrice soltanto quando non se ne può fare a meno.
Infine, la lavastoviglie è un elettrodomestico utile non solo per il tempo che si risparmia ad un decente lavaggio di piatti e stoviglie, ma anche per il minor consumo di acqua necessaria all’operazione.
Sciacquare preliminarmente le stoviglie prima di eseguire il lavaggio permette di ottenere risultati pienamente soddisfacenti utilizzando programmi più rapidi e impiegando meno energia elettrica.
3. Acquista elettrodomestici a basso consumo energetico
Da anni gli elettrodomestici sono accompagnati da un’etichetta che ne descrive il consumo energetico.
Un errore tipico è di risparmiare qualche decina di euro comprando per esempio un frigorifero di classe B e non considerare di spendere qualche euro in più per acquistarne uno di classe “A+++”.
La classe A con la maggior quantità di “+” è la classe di elettrodomestici che consuma meno.
Qualsiasi cifra spendete ora in più per comprare un elettrodomestico di questa classe è un investimento per il futuro ed un recupero sicuro di euro dalla bolletta elettrica.
La regola vale per tutti gli elettrodomestici in casa: aspirapolvere e ferro da stiro in primis (oltre a quelli già citati) che incidono molto sulla bolletta elettrica.
4. Apri il frigorifero solo quando serve
Il frigorifero (ma anche il congelatore) sono elettrodomestici che sono sempre potenzialmente attivi in quanto sempre necessariamente collegati alla presa elettrica per permettere l’attivazione del motore di raffreddamento quando serve.
Tali apparecchi convertono l’energia elettrica in freddo costante per mantenere i cibi e le bevande a temperatura fredda necessaria per la conservazione.
Uno dei vecchi consigli delle mamme è di aprire il frigorifero solo quando serve. Il motore, infatti, si attiva consumando energia elettrica quando la temperatura interna aumenta e ciò avviene durante l’apertura della porta del frigorifero, soprattutto per un tempo prolungato.
E’ dunque buona abitudine aprire e chiudere velocemente la porta per evitare aumento di temperatura limitando al massimo l’azionamento del sistema di raffreddamento.
Inoltre è un buon consiglio quello di scongelare i prodotti in frigo perché così si contribuisce a tenere freddo il vano.
Per il congelatore valgono le stesse regole del frigorifero. Inoltre un consiglio è quello di tener pieno il congelatore perché più è pieno meno corrente consuma. E’ buona norma, dunque, non acquistare congelatori enormi se poi il fabbisogno familiare di fatto non ne necessita.
5. La manutenzione degli elettrodomestici fa risparmiare energia elettrica ( e non solo)
Spesso si evita di leggere i manuali per il corretto utilizzo e manutenzione degli elettrodomestici e ciò che sembra un risparmio di tempo spesso può tramutarsi in un costo futuro da pagare.
L’utilizzo corretto degli apparecchi elettrici e la corretta manutenzione permette anche di far lavorare nel miglior modo gli stessi oltre che preservarli nel tempo più lungo possibile.
Pensate ad esempio al controllo dei filtri di lavatrice e lavastoviglie.
Filtri sporchi o l’uso di prodotti non idonei possono compromettere il corretto funzionamento delle macchine che per raggiungere lo stesso risultato rischiano di consumare maggiore energia elettrica oltre ad avere un tempo di utilizzo totale minore a causa della relativa usura.
6. Forno elettrico vs. forno a microonde
Il forno a microonde consuma meno energia elettrica
La differenza mi sembra simile a quella tra doccia e bagno. Questione di gusti? Non solo ma anche di risparmio.
E’ noto che il forno a microonde impiega meno energia elettrica e meno tempo per cuocere e scongelare.
Ma è anche vero che il forno elettrico tradizionale permette di preparare molte più pietanze che ne necessitano l’utilizzo.
Per me che non posso fare a meno del forno elettrico, devo ricordarmi un paio di regole auree per risparmiare energia elettrica:
- Evitare quando possibile il preriscaldamento: tempo in più di energia elettrica spesso sciupata.
- Usare le funzioni di forno ventilato e “eco”. In particolare la ventilazione permette una distribuzione migliore del calore all’interno del forno e dunque un minor tempo di cottura e un relativo risparmio di corrente elettrica.
7. Usa lampadine a basso consumo energetico
Di sera si accendono le lampadine. E’ ovvio. Ma, al di là della preferenza tra luce calda e luce fredda, mi sono accorto che spesso compravo lampadine che non erano a basso consumo.
Anche tra le lampadine a basso consumo ci sono differenze di consumo. Il giusto equilibrio consiste nel “progettare” la giusta illuminazione senza esagerare nei “wattaggi”.
Le “sovra-illuminazioni” possono, infatti, dare ugualmente fastidio come le “sotto illuminazioni”.
Per esempio: se nel soggiorno avete sul soffitto tre punti luce: provate a non riempirle di lampadari che accendono allo stesso tempo diverse lampadine. Spesso una lampada unica per punto luce è sufficiente a dare la giusta intensità luminosa con una lampadina a basso consumo.
Necessità di maggiore luminosità può essere eventualmente offerta dal secondo punto luce da accendersi nei momenti di bisogno.
Altro consiglio è pulire lampade e plafoniere: col tempo si riempiono di polvere e insetti diminuendo sensibilmente la luminosità resa nella stanza dalla lampadina.
Un ulteriore consiglio: quante volte accendiamo una luce in una stanza e la dimentichiamo accesa inutilmente? La soluzione molto semplice è applicare un dispositivo per risparmiare energia elettrica come un timer che dopo alcuni secondi spegne la luce in modo automatico in ambienti dove non ci restiamo per molto tempo (per esempio uno sgabuzzino).
Un dispositivo del genere può essere installato anche in ambienti di maggiore utilizzo unitamente ad un rilevatore di presenze da fare installare al proprio elettricista.
La soluzione che ho adottato è quella di accendere la luce in una stanza, di spegnerla, ma anche, nel caso per qualsiasi motivo dimentichi di spegnerla, ci penserà il sistema dopo alcuni secondi dalla mancata rilevazione della presenza.
Per gli esterni alcuni utilizzano un “interruttore crepuscolare” che si attiva al calare della luce naturale. Non è certo un apparecchio per risparmiare energia elettrica in casa.
Un sistema automatico di accensione anche questa volta unendolo a rilevatori di movimento. Meglio ancora se l’accensione è collegata ad un timer che ne prevede lo spegnimento dopo un certo numero di secondi. Anche per le luci esterne esistono diversi prodotti a basso consumo energetico.
8. Sfrutta al massimo l’illuminazione naturale
Mi sono accorto qualche tempo fa che anche a pranzo avevo la cattiva abitudine di accendere la luce in cucina. La sola luce del sole proveniente dalla finestra non mi bastava e consumavo inutilmente energia elettrica.
Eppure la luce naturale è la migliore in ogni caso. Il sole è l’unica sorgente luminosa che si distribuisce uniformemente e, a parte ombre dovute ad ostacoli ottici, offre comunque la resa visiva migliore.
9. Il famigerato impianto fotovoltaico
Devo essere sincero: l’impianto fotovoltaico non ce l’ho ma lo vorrei tanto. Produrre autonomamente energia elettrica e addirittura rischiare di venderlo agli operatori elettrici è qualcosa che mi stuzzica.
Peccato solo per i costi. Per chi può permettersi un tale investimento è certamente una soluzione d’oro. Ultimamente ci sono infatti diverse agevolazioni dello Stato per finanziare una soluzione del genere.
Ed io ci sto seriamente pensando.
10. Ristruttura casa con il cappotto termico
La dispersione termica di una casa è direttamente correlato al consumo energetico non solo di gas ma anche di luce.
Pensiamo per esempio alle tante volte che accendiamo un condizionatore elettrico per riscaldarsi d’inverno o per rinfrescarci dall’afa estiva.
Una casa che riesce a garantire un isolamento termico ottimale consuma meno energia e il risparmio si tramuta in tanti soldi in meno che si spendono. Anche per i cappotti isolanti sono previste bonus statali.
Sarebbe ora di informarsi meglio presso qualche operatore del settore.
Una nota a parte per il condizionatore
Tra le notizie che d’estate si sentono spesso al telegiornale è il grande consumo di energia elettrica dovuto ai tanti condizionatori attivi nel nostro Paese.
Come avviene per i riscaldamenti tradizionali, anche i condizionatori richiederebbero un “bon ton” di utilizzo che si traduce immediatamente in risparmio di elettricità.
Si può far fresco tenendo una temperatura in casa di quattro, cinque gradi in meno di quella esterna (insomma dimenticate i famosi 19 gradi, 24, 25 gradi possono essere sufficienti senza rischiare di avere anche conseguenze sulla salute).
Io personalmente preferisco utilizzare il condizionatore in modalità “Deumidificatore”.
Consumo certamente meno e il fresco si sente comunque.
Donato Paolino
Ciao, sono Donato Paolino. Benvenuto nel mio Blog. Sono laureato in Giurisprudenza e mi occupo di consulenza in Digital Marketing.
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